Zang Tumb Tumb

Dirompente quanto il movimento futurista e la rivoluzione tipografica di Filippo Marinetti con Zang Tumb Tumb il nostro viaggio vuole abbattere ogni schema per andare alla scoperta della Milano che ha visto nascere questa avanguardia artistica rivoluzionaria. 

Attraverso le lenti multicolor Boccioni di Spektre ci siamo messe sulle orme dei grandi protagonisti di questa corrente artistica per riscoprire la collezione del brand di eyewear milanese.

Come Spektre si reinventa con l’irriverenza delle forme di questo occhiale, Boccioni si staccava dal passato negando i concetti di spazio secondo la propria rappresentazione del reale: noi a nostra volta vogliamo raccontare il brand secondo una visione alternativa.

Un’esplorazione tra moda, arte e architettura, superando le barriere del tempo e dello spazio: un viaggio che solo il 2020 ha potuto rendere possibile, tra luoghi simbolo che si fanno portavoce delle caratteristiche di questo rimless che sembra essere di una Milano senza tempo.

come Casa Museo Boschi di Stefano: lontana dalle rotte più battute, entrando qui si respira un’ aria di altri tempi, circondati da opere di Boccioni, Severini e di molti altri ancora, tra salotti nei quali si riunivano schiere di futuristi.

ICONICI

come Il Camparino in Galleria: nato sulla spinta del Futurismo come testimonianza della collaborazione con Fortunato Depero, oltre ad essere ancora un’istituzione per l’aperitivo milanese, è stato dove, tra un Campari e l’altro,  Tommaso Marinetti ed altri intellettuali si incontravano per dibattere sulle nascenti tendenze culturali.

DINAMICI

come Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni al Museo del Novecento: in assoluto la scultura che più rappresenta la volontà futurista di rappresentazione della velocità e del movimento.

ECCENTRICI

come Rissa in Galleria di Boccioni in Pinacoteca: nel tentativo di trascinare l’attenzione dello spettatore verso il centro del dipinto, è la rappresentazione di tutta la dinamicità e di tutto il fermento della Milano dell’epoca moderna.

ELEGANTI

come Casa Museo Boschi di Stefano: lontana dalle rotte più battute, entrando qui si respira un’ aria di altri tempi, circondati da opere di Boccioni, Severini e di molti altri ancora, tra salotti nei quali si riunivano schiere di futuristi.

come Il Camparino in Galleria: nato sulla spinta del Futurismo come testimonianza della collaborazione con Fortunato Depero, oltre ad essere ancora un’istituzione per l’aperitivo milanese, è stato dove, tra un Campari e l’altro,  Tommaso Marinetti ed altri intellettuali si incontravano per dibattere sulle nascenti tendenze culturali.

come Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni al Museo del Novecento: in assoluto la scultura che più rappresenta la volontà futurista di rappresentazione della velocità e del movimento.

come Rissa in Galleria di Boccioni in Pinacoteca: nel tentativo di trascinare l’attenzione dello spettatore verso il centro del dipinto, è la rappresentazione di tutta la dinamicità e di tutto il fermento della Milano dell’epoca moderna.

Photo Credit:  Virginia Martinig