Piero Portaluppi (1888 – 1967) fu uno dei più importanti architetti ed urbanisti del primo Novecento italiano. Espressione dei modi d’abitare della classe borghese milanese, realizzò opere pubbliche e residenze, tutte accomunate da uno stile inconfondibile, contraddistinto da un’estrema cura al dettaglio, ricercatezza nella scelta dei materiali, linee semplici ed essenziali, pattern geometrici.
TAPPA 1: VILLA NECCHI CAMPIGLIO
Via Mozart, 14 Milano
Si comincia a pochi passi dalla fermata di Palestro, da Villa Necchi Campiglio, forse l’edificio più rinomato di Piero Portaluppi nella città di Milano. Oggi visitabile come bene FAI, la villa venne completata nel 1935 su incarico della facoltosa famiglia borghese Necchi Campiglio. Con una piscina – la prima privata a Milano -, un campo da tennis immerso in un’oasi verde, un giardino d’inverno, dettagli lussuosi ed accorgimenti che sembrano appartenere alla nostra epoca, Villa Necchi stupisce ancora oggi per la sua modernità.

TAPPA 2: PALAZZO DELLA SOCIETÀ BUONARROTI – CARPACCIO – GIOTTO
Corso Venezia, 62 Milano
A 6 minuti a piedi di distanza, lungo Corso Venezia, Palazzo della Società Buonarroti – Carpaccio – Giotto si erge imponente di fronte ai Giardini Indro Montanelli con un enorme arco di passaggio decorato a losanghe. Ad uso residenziale, è stato progettato dal Portaluppi per offrire uno sbocco sul Corso ricavandone il passaggio all’interno dello stesso edificio.

photo credit: @villanecchicampiglio
TAPPA 3: CIVICO PLANETARIO ULRICO HOEPLI
Corso Venezia, 57 Milano
Basta attraversare la strada per trovare il Planetario più grande d’Italia: Piero Portaluppi scelse infatti un luogo appartato, all’interno dei Giardini Indro Montanelli e vicinissima alla Torre Rasini di Gio Ponti (parte del tour Gio Ponti a Milano che puoi scoprire qui), per costruire il Planetario che l’editore Ulrico Hoepli donò alla città di Milano. Con una cupola adatta a riprodurre la volta celeste, in facciata è possibile ammirare il motivo a stella che si confà particolarmente alla funzione dell’edificio e riprende quello presente a Villa Necchi.

photo credit: @ilenia.montiglio
TAPPA 4: CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO
Via Giorgio Jan, 15
Dirigendosi verso nord, nei pressi della fermata di Lima, Casa Museo Boschi Di Stefano si trova all’interno di una palazzina degli anni Trenta riconoscibile in facciata per gli eleganti bovindi presenti all’angolo. All’interno il viaggio è alla scoperta della vasta collezione di opere d’arte degli ex-proprietari di casa Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, fra cui spiccano quelle di Mario Sironi, Lucio Fontana e Giorgio De Chirico, solo per citarne alcuni. Gli interni appartengono al mondo borghese, a quello di un lusso che Portaluppi decise di non ostentare, preferendo invece dettagli di pregio e materiali ricercati.

photo credit: @comunemilano
TAPPA 5: CASA CORBELLINI WASSERMANN
Viale Lombardia, 17 Milano
Sempre negli anni Trenta, in zona Città Studi, Piero Portaluppi costruì Casa Corbellini-Wassermann, un edificio originariamente individuato per essere ad uso abitativo di tipo medio. Modificando le indicazioni originarie, la cura progettuale e la scelta dei materiali fu minuziosa. Portaluppi dedicò infatti la sua attenzione, come negli altri suoi progetti di alto rango, ai dettagli architettonici e agli interni: è possibile notare la scultorea scala elicoidale esterna realizzata con BBPR e la pregiata facciata realizzata in un ricco marmo polito.

photo credit: @artemest
TAPPA 6: PALAZZO CRESPI
Corso Giacomo Matteotti, 1 Milano
Ancora oggi vissuta e visitabile durante le giornate FAI è la dimora patrizia di Palazzo Crespi, in San Babila. Disposto su due piani, Piero Portaluppi completò il progetto nel 1932 con una monumentale testata su piazza Meda e un basamento ad arcate evidenziato da un marmo più scuro rispetto a quello utilizzato in facciata. Oggi la dimora Crespi ospita una collezione d’arte ma anche solamente dal portone è possibile intravedere un magnifico cortile porticato.

photo credit: @ristopyykko
TAPPA 7: SAGRATO DEL DUOMO
Piazza Duomo, MIlano
La penultima tappa del percorso alla scoperta delle opere di Piero Portaluppi a Milano si conclude in centro, in Piazza Duomo. Salendo sulle terrazze del Duomo o al Museo del Novecento è possibile ammirare al meglio l’opera che l’architetto terminò nel 1928: fu lui a realizzare il sagrato e la pavimentazione della piazza con motivi geometrici in marmo e granito.

photo credit: @gentlepills
TAPPA 8: CASA DEGLI ATELLANI
Corso Magenta, 65 Milano
Si finisce in grande la giornata a Milano con la dimora rinascimentale in Corso Magenta restaurata dal Portaluppi: la Casa degli Atellani. Fu lui a riscoprire tracce del passato come preziosi affreschi, abbattere la divisione interna che si era venuta a creare nel corso dei secoli per dare vita a due case e privilegiare l’ingresso alla famosa Vigna che nel lontano 1498 Ludovico il Moro regalò a Leonardo da Vinci.
