Quattro calendari perpetui, quattro orologi da tavola: i nostri oggetti di design preferiti che affrontano il tema dello scorrere del tempo.
1. TIMOR
Enzo Mari – Danese, 1967
Timor è un calendario perpetuo di Enzo Mari da scrivania, progettato per Danese Milano contro la logica consumistica dell’usa e getta: grazie infatti alle palette in PVC fissate ad un perno, è possibile scegliere mese, numero e giorno della settimana.
Il calendario Timor si ispira ai vecchi cartelli ferroviari degli anni Quaranta e riporta il nome di un’isola indonesiana, scelto da Bruno Danese – fondatore del marchio – con la volontà di dare ad ogni prodotto del brand il nome di un’isola diversa.
Se cerchi un calendario perpetuo di design intramontabile, Timor non è mai uscito di produzione.
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2. FORMOSA
Enzo Mari – Danese, 1963
Un altro calendario di design perpetuo, questa volta da parete, sempre di Enzo Mari per Danese Milano. Formosa è composto da una base in alluminio che fa da supporto ai fogli mobili in PVC che definiscono la data: due fogli per il numero, uno per il giorno ed uno per il mese.
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3. BILANCIA
Enzo Mari – Danese, 1959
Terzo e ultimo calendario di Enzo Mari per Danese Milano, perpetuo e da parete. Anche nel caso di Bilancia, la gestualità è la protagonista del progetto: spostando quattro aste in legno di essenze diverse su cui sono stampati in serigrafia i giorni, i numeri ed i mesi, si compone la data in corrispondenza di un perno centrale.
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Photo credit: danesemilano.com
4. GIOTTO
Pino Tovaglia – Valenti, 1976
Calendario perpetuo di design, questa volta a forma di sfera, Giotto è stato progettato dal grafico Pino Tovaglia. Disponibile in due versioni, bianco e nero, la data si forma ruotando le sezioni centrali ed allineando cifre e lettere in prossimità di una linea.

5. CIFRA 3
Gino Valle, Solari – 1954
L’orologio Solari Cifra 3 fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York (MoMA) dal 1976. Dalle montagne friulane della Carnia, oggi Cifra 3 continua ad essere il più piccolo orologio a lettura diretta con il sistema a rulli di palette orizzontali brevettato nel 1966. Sono queste palette che, allo scorrere del tempo, scattano con un suono inconfondibile.
Senza dubbio, il nostro orologio di design da tavolo preferito.
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photo credit: amazon.it
6. CRONOTIME
Pio Manzù, Alessi – 1966
Inconfondibile orologio di design, Cronotime di Alessi era stato originariamente disegnato per Fiat come oggetto regalo e dimostra la passione per le automobili del designer Pio Manzù. Scultoreo e giocoso, questo orologio da tavola gira e si inclina per mostrare in diverse direzioni l’orario al lettore.
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photo credit: alessi.com
7. OPTIC
Joe Colombo, Alessi – 1970
Optic di Alessi rappresenta un altro intramontabile orologio da tavola di design, per questo non poteva mancare nella nostra selezione di calendari ed orologi di design. La sua caratteristica più particolare è il curioso utilizzo della grafica: ad essere numerate non sono infatti le ore, ma i minuti e i secondi. È una lancetta più grossa dall’occhiello rotondo ad incorniciare i punti in corrispondenza delle ore, mentre una più snella indica minuti e secondi. Con Optic, in questo modo, la lettura del tempo diviene più facile e precisa anche grazie al guscio in ABS che, sporgendo dal profilo del quadrante, evita fastidiosi riflessi di luce.

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8. STATIC
Richard Sapper, Lorenz – 1959
Come ultimo tra calendari ed orologi di design che abbiamo selezionato, ma non per importanza, si tratta del vincitore del compasso d’oro nel 1960, l’orologio Static di Lorenz, riconosciuto per semplicità, rigore e lettering. Con un piano di appoggio in un punto insolito, dove un oggetto in altri casi non potrebbe reggersi, fu proprio il fondatore di Lorenz, Tullio Bolletta, a commissionare a Richard Sapper questo orologio per recuperare meccanismi di siluri militari in disuso.
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